Nuovo disco in arrivo * una breve storia al giorno per raccontartelo * giorno 4

Bologna, luglio 2020

Hai mai sentito parlare di I-Ching Alchemico?

In sintesi si tratta di un approccio meraviglioso ai sessantaquattro esagrammi I-Ching che si relaziona con una visione estesa ed integrata della “realtà” come insieme multidimesionale di interconnessioni dove la sintonizzazione tramite strategie specifiche diventa lo strumento per attrarre intuizioni, risorse, idee, trasformazioni, soluzioni e risoluzioni.

È sempre stato difficile per noi descriverlo, perché l’I-Ching Alchemico non è una cosa di cui si parla, è qualcosa che si vive.

Vogliamo raccontarti un semplice episodio vissuto attraverso questo magico strumento.

È nostra abitudine fare dei cicli con l’I-ching Alchemico per relazionarci con dei nostri intenti specifici. In pratica si individua un proposito, un obiettivo, un intento, ci si immerge in meditazione, si realizza un disegno e poi si utilizzano le monete per trovare il simbolo. Ma la cosa bella di questo approccio è che a questo punto non si va a consultare il libro.
Il coach di I-Ching Alchemico (Andrea lo è diventato nel 2015) delinea una strategia da mettere in atto in un periodo di tempo specifico per sintonizzarsi e attrarre le risorse materiali e spirituali necessarie per il proprio proposito.

Eravamo immersi in un periodo di strategie con il simbolo che avevamo trovato per il nostro intento di quel momento. Uno dei due trigrammi componenti il nostro esagramma era “LAGO“.

Un giorno apriamo Instagram e ci attrae una foto che avevamo già visto e che ci aveva colpito senza però “catturarci“.

Questa volta però c’è qualcosa che ci attrae fortemente: studio di registrazione vista lago.
Diventa necessario approfondire. Lo studio di registrazione che ci sta chiamando è immerso nella natura con un’incantevole vista sul lago d’Orta, e offre una formula residenziale, ovvero si può prenotare una stanza e restare nel periodo delle sessioni di registrazione. Inoltre dispone di un pianoforte Steinway gran coda.
Tutto questo sarebbe già sufficiente per farci prenotare una settimana.
Visitando il sito e approfondendo ulteriormente scopriamo anche che il pianoforte in questione è accordato a 432hz.

Credo che non resti altro da dire.

Giorgio Cerquetti spesso ricorda che “la sincronicità è figlia della pace mentale

John Lennon cantava “la vita è quello che ti accade mentre sei impegnato a fare altri piani“.

Non avevamo certo programmato di prenotare uno studio di registrazione per una settimana per incidere il nuovo disco. Stavamo già facendo delle registrazioni in casa con buoni risultati, sulla scia del lavoro fatto con i nostri dischi “SAUH” e “WAY HOME“.

Ma la sincronicità e la chiamata erano troppo forti.
Così nel giro di pochi giorni abbiamo prenotato una settimana di registrazioni presso

URSA MAJOR RECORDING STUDIO


L’esperienza vissuta li l’ottobre successivo ha già un immenso valore presa da sola. Ma il fatto è che durante quella settimana abbiamo registrato le nostre nuove canzoni. Ed ora siamo in trepidante attesa di condividere con te le nostre creazioni artistiche, le quali attualmente sono in fase di post produzione presso lo stesso studio, curate da mani, menti e cuori sapienti e capaci.

Questa storia potrebbe proseguire ed essere integrata e arricchita … ma per oggi è bene fermarsi qui.

Alla prossima storia.

Ti ricordiamo l’appuntamento di lunedì 22 febbraio alle 21.00 in diretta.

Seguici sulla pagina Facebook, sul profilo Instagram e sul canale Youtube.

Se vuoi rimanere in contatto diretto con noi ti invitiamo ad iscriverti alla nostra newsletter usando il modulo qui sotto.

Con affetto, armonia e spirito di servizio.

Andrea & Ilaria

Nuovo disco in arrivo * una breve storia al giorno per raccontartelo * giorno 3

In ogni dove, in ogni quando

L’ispirazione.
Dove trovarla?
Quando aspettarla?
Occorre metodo o si tratta di puro istinto?

Per tutti è complesso rispondere a queste domande. Però oggi vogliamo raccontarti una storia che possa aprire una finestra su una delle nostre personali risposte, non per offrirti una di quelle possibilità chiavi in mano che vanno tanto di moda oggi, ma per regalarti spunti di riflessione, esplorazione, indagine e ricerca che possano accompagnarti verso l’unica cosa che può veramente offrirti delle risposte autentiche: l’esperienza diretta.

In questa storia ti raccontiamo come è arrivata l’idea del ponte come concept per il titolo del nostro prossimo disco: BUILDING BRIDGES.

Il libro che stavamo leggendo in quel momento si chiama

IL MAESTRO NEL CUORE
Evolvere nella Luce e nell’Amore dell’Anima

del nostro carissimo amico Andrea Zurlini.

Nel capitolo “Il Filo della Coscienza” emerge una parola: ANTAKARANA, ponte arcobaleno.

Scrive Andrea: “Tre sono i veicoli che costituiscono la struttura dell’Anima. Tre sono i corpi della personalità. Queste due triadi, collegandosi tramite l’Antakarana (Ponte Arcobaleno), che è un filo della coscienza, portano all’espansione e allo sviluppo la coscienza umana, fino a renderla partecipe della sua Divina Origine Spirituale.

Antakarana, un ponte che l’essere umano edifica, struttura e nutre attraverso la meditazione e le pratiche spirituali per ricongiungersi alla sua natura essenziale e autentica, la sua natura divina.

Tramite la pratica spirituale l’essere umano mette in comunicazione la personalità con l’Anima, la scintilla divina, la quale utilizza la personalità come veicolo, strumento, tramite per esprimersi nel mondo, sul piano materiale.

Tutto questo nella mente di due artisti che utilizzano la musica ed il suono come strumenti di pratica spirituale oltre che di benessere olistico si presenta come un seme che inizia subito a germogliare.

Un ponte, un ponte è una via di comunicazione aperta tra mondi solo apparentemente separati, lontani o irraggiungibili tra loro. Fino a che non c’è un ponte, osserviamo l’altra sponda illudendoci di non poterla raggiungere. L’altra sponda può essere un’altra regione, un altro continente, ma anche un altro pianeta, un’altra galassia, un altro stato di coscienza, o più “semplicemente” un’altra persona.

Abbiamo necessità di costruire ponti, aprire vie di comunicazione diretta attraverso le quali far fluire informazioni, conoscenza, intuizioni, risorse materiali e spirituali, abbondanza etica, condivisa e condivisibile.

È attraverso ponti che arriva l’ispirazione. Naturalmente il ponte è un concetto metaforico che aiuta coloro che si immaginano o si pensano separati da tutto il resto a riconnettersi a se stessi, al mondo che li circonda e alla vita stessa.

In questa epoca abbiamo bisogno di strumenti semplici e accessibili per accedere a stati di coscienza più elevati, la metafora dell’edificazione del ponte ci aiuta concettualmente a “ricongiungerci” con la nostra natura essenziale.

Le canzoni sono strumenti semplici con molteplici livelli di profondità. Per questo sentiamo di utilizzarle per favorire l’emergere di stati elevati di coscienza e promuovere un benessere integrale ed olistico. Non è solo comunicare attraverso le parole e le note, ma anche tramite intenzione, energia e vibrazione.

Non tutti i giorni arrivano parole e melodie, ma oggi sappiamo che costruire ponti e imparare a gestire i flussi eterici di informazioni sottili ci aiuta a rimanere in contatto con una dimensione tra il visibile e l’invisibile tracotante di ispirazione artistica e spirituale.

Si tratta di cooperazione tra Anima e personalità, poiché la personalità ispirata e guidata dall’Anima possiede gli strumenti per materializzare le idee e trasformarle “alchemicamente” in opere tangibili, fruibili e condivisibili.

Più la personalità è infusa d’Anima, più le idee e le ispirazioni si organizzano e si materializzano nel compiere un’opera grandiosa per la realizzazione del BENE ASSOLUTO.

Ti raccontiamo questo con umiltà e spirito di servizio, non perché lo abbiamo letto su un libro o sentito dire da qualcuno, ma perché ne abbiamo fatto esperienza diretta.

BUILDING BRIDGES è figlio di questo genere di ispirazione, dove è la vita stessa nelle sue espressioni più autentiche a suggerire le note e i versi.

Montagne, colline, sorgenti, fiumi, cascate, mari, oceani, boschi, laghi … aurore, stelle, pianeti, bagliori, lampi, elementi, minerali, colori … intere popolazioni di animali e piante … esseri umani ed entità sottili … storie di vita vissuta … tutto eternamente interconnesso da una miriade sconfinata di fili di luce e di amore che esprimono pura bellezza tessendo la tela incantevole dell’universo e della vita.

Alla prossima storia.

Ti ricordiamo l’appuntamento di lunedì 22 febbraio alle 21.00 in diretta.

Seguici sulla pagina Facebook, sul profilo Instagram e sul canale Youtube.

Se vuoi rimanere in contatto diretto con noi ti invitiamo ad iscriverti alla nostra newsletter usando il modulo qui sotto.

Con affetto, armonia e spirito di servizio.

Andrea & Ilaria

Nuovo disco in arrivo * una breve storia al giorno per raccontartelo * giorno 2

Salento, settembre 2018

Sai che cos’è una sincronicità? Se ancora non lo sai, forse leggendo questa storia potrai entrare in relazione più profonda con questo prezioso ed importante concetto.

La sera nelle calde giornate estive ha sempre un fascino particolare, ma le sere di settembre sembrano avere qualcosa di ancor più magico. Un sapore dolce amaro, una stagione che sta per volgere al termine ci abbraccia mentre ancora sono vivide le splendide esperienze fatte di albe e tramonti sul mare e piedi nudi accarezzati dalle onde sul bagnasciuga.

In questi tempi moderni fatti di iper-connessione tecnologica capita di trovarsi dopo cena a scorrere sullo smartphone qualche articolo, notizia o anche, perché no, qualche frivolezza.

Capita allora che scorrendo si apra un video, due ragazzi giovani che presentano uno strano dispositivo con il quale riescono ad ascoltare una musica prodotta dalle piante.

Non è una novità assoluta per noi, ma il video comunque ci intriga e decidiamo di approfondire. Scopriamo che il dispositivo in questione lo hanno ideato, progettato e realizzato loro, è portatile e si connette via bluetooth allo smartphone. Il dispositivo in sintesi traduce le variazioni biochimiche della pianta in segnali elettrici tramite la tecnologia del bio-feedback e li invia ad un’applicazione che a sua volta li traduce in suoni. Bellissimo.

Arriviamo sul loro sito internet, vogliamo saperne di più. Troviamo il loro indirizzo ed il nostro cuore si gonfia di stupore: sono in Salento, a quarantacinque minuti da dove ci troviamo noi in vacanza in quel momento.

Il dispositivo lo avevano presentato e avevano iniziato a venderlo già a marzo, ma noi abbiamo trovato quel video in maniera del tutto sincronica proprio mentre ci trovavamo in vacanza in Salento. Vivendo noi a Bologna, l’occasione era imperdibile, dovevamo assolutamente contattarli.

Detto fatto, Edo e Kika si rendono disponibili a riceverci e a raccontarci la loro storia e la storia di Plants Play. Racconti di esperienze, viaggi, sogni ed emozioni, vita vissuta intensamente, storie affascinanti ed interessanti che abbiamo avuto la fortuna di ascoltare dal vivo in un luogo speciale immerso nella natura, accompagnati dalla musica degli alberi.

Naturalmente acquistiamo il dispositivo e iniziamo a sperimentare, ma questa è un’altra storia ancora.

Bologna, autunno 2018

Tutto questo ci porta ad una notte in città, in un quartiere ne troppo grigio ne troppo rumoroso. Una dimensione cittadina verde e quieta, sostenibile anche per animi più sensibili. È una di quelle notti dove il sonno non sopraggiunge perché sembra che ci sia qualcosa da fare, qualcosa da dire, qualcosa da scrivere.

Su un quaderno in maniera spontanea alcuni versi iniziano ad immergersi nel verde di un bosco. Ad accompagnare la scrittura una riflessione semplice: se attraverso la tecnologia possiamo ascoltare la musica degli alberi, significa che gli alberi comunicano, hanno una loro voce. Tutto si collega con gli studi del botanico Stefano Mancuso sulla neurobiologia vegetale. Le piante non solo comunicano, ma mostrano un evoluto e sofisticato sistema di condivisione delle informazioni, una rete complessa ed estremamente affascinante.

A questo punto l’istinto artistico e quello spirituale si incontrano lasciando da parte la tecnologia. La riflessione prosegue approdando ad un punto cruciale:
con la giusta sensibilità ed il giusto livello di ascolto possiamo senz’altro entrare in relazione autentica e in comunicazione con il mondo vegetale.

Hermann Hesse, prima dell’avvento delle tecnologie necessarie ad osservare la vita segreta delle piante, scrisse:

“Gli alberi sono santuari. Chi sa parlare con loro, chi sa ascoltarli, conosce la verità. Essi non predicano dottrine o ricette, predicano, incuranti del singolo, la legge primordiale della vita”


Alcuni versi in inglese trovano la via e si lasciano scrivere, quella notte siamo andati a dormire sereni e gioiosi, consapevoli del patrimonio immenso rappresentato dal mondo vegetale. Un mondo che si offre a nostro sostegno e servizio donandoci ossigeno, cibo e molto altro, nutrimento e risorse sia fisiche che spirituali. Un mondo che siamo tenuti a rispettare e a tutelare, con il quale siamo chiamati a cooperare per la salvaguardia, oltre che del pianeta, dell’umanità stessa.

Altre strofe si sono aggiunte nei mesi successivi. Come denominatore comune una semplice domanda:

Hai mai sentito le voci degli alberi?

Alla prossima storia.

Ti ricordiamo l’appuntamento di lunedì 22 febbraio alle 21.00 in diretta.

Seguici sulla pagina Facebook, sul profilo Instagram o sul canale Youtube.

Iscriviti alla nostra newsletter usando il modulo qui sotto per rimanere in contatto diretto con noi.

Con affetto, armonia e spirito di servizio.

Andrea & Ilaria

Nuovo disco in arrivo * una breve storia al giorno per raccontartelo * giorno 1


Salento, agosto 2018.

È un viaggio lungo quello che da Bologna porta verso le estremità del tacco dello stivale italico. Lungo, ma sempre pieno di fascino. Partendo con il buio si colgono tutte quelle sfumature che dalla contemplazione della volta stellare portano al ritorno della luce solare.

Ed è nelle Marche, dove l’autostrada regala panorami di viaggio spettacolari, che il sole fa capolino direttamente sul mare. Miliardi di riflessi dorati arrivano diretti ai nostri occhi che sono costretti a farsi piccoli, lasciando però libero il cuore di spalancarsi.

È più o meno ora di pranzo quando raggiungiamo la nostra destinazione. Una volta arrivati c’è da aprire la casa, sistemare, scaricare la macchina.

Come capita il più delle volte, qualcosa di inaspettato e speciale accade proprio mentre siamo impegnati in altre attività: alcune parole in inglese arrivano all’improvviso.

“Sole del mattino, gratitudine. Eccoti qui, gratitudine”.

Hanno già una melodia. Sul mobile della cucina ci sono già carta e penna.

E allora tra una valigia da scaricare ed il pavimento da spazzare, queste parole trovano lo spazio ed il tempo per essere scritte.

Dobbiamo ancora sistemarci del tutto, ma la chitarra è a portata di mano. Gli accordi arrivano con semplicità e spontaneità, la melodia si delinea da sola, ed ecco altre parole arrivare in un flusso creativo meraviglioso.

All’improvviso arriva anche una e-mail sullo smartphone. Una distrazione? Forse, ma la notizia è incredibilmente sincronica. Andrea è stato ammesso ad una MasterClass a numero chiuso con un importante autore compositore del panorama musicale italiano.
Quando scrivi una canzone, c’è una parte della personalità che ti mette costantemente alla prova, ti aiuta a perfezionarti, a tirare fuori il meglio di te, ma se le lasci troppo spazio finirà per farti sentire inadeguato e non all’altezza. Certe notizie a volte arrivano come un balsamo di motivazione per sostenerti e aiutarti a credere nelle tue capacità e potenzialità. Ci sta che scappi una lacrima di commozione e di gioia profonda.

Il brano che sta prendendo vita accelera, Ilaria aggiunge parole e suggestioni e suggerisce un cambio di tonalità. Tutto si spalanca. È una celebrazione, è gioia, è … gratitudine!

Il nostro primo album assieme, SAUH, era stato pubblicato a giugno dello stesso anno. Eravamo ancora nel vivo della promozione, dovevamo ancora presentarlo dal vivo. Ma a quanto pare qualcosa ci stava spingendo già a riprendere la scrittura e la composizione di nuovi brani. 

Nel giro di poche ore da quelle prime parole balenate come un lampo improvviso nella nostra già ricca giornata, avevamo tra le mani e sulle labbra una nuova canzone.

La prima di una serie di canzoni che oggi sta per dare vita ad un nuovo progetto discografico.

Te ne parleremo presto, anzi …

ci vediamo lunedì 22 febbraio alle 21.00 per raccontartelo in diretta.

Seguici sulla pagina Facebook, sul profilo Instagram o sul canale Youtube.

E per ricevere direttamente i nostri aggiornamenti iscriviti alla nostra newsletter usando il modulo qui sotto.

Appuntamento alla prossima parte della storia.

Con affetto, armonia e spirito di servizio.

Andrea & Ilaria