CELEBRAZIONE DEL WESAK 2018
Lunedì 30 APRILE dalle ore 19:00 alle 23:30
alla Casa dei 7 Raggi (Montegiorgio, FM)
Celebrazione a cura di: Andrea Zurlini, Federica Ronchi, Andrea Tosi e Ilaria Lenzini
– Canti dal vivo (awakening songs), con Andrea Tosi e Ilaria Lenzini
– Canti collettivi devozionali (Mantra) in preparazione alla Meditazione.
– Meditazione guidata – Cerimonia di Celebrazione del Wesak 2018
– Canti, ringraziamenti e saluti
PARTECIPAZIONE GRATUITA
VESTITI DI CHIARO, PORTARE DEI FIORI E DELL’ACQUA
info e prenotazioni: casa7raggi@gmail.com
La festa del Wesak coincide con il Plenilunio del Toro. In Oriente è stata considerata per secoli una festività pubblica: è un giorno di riunione, di pellegrinaggio, di attesa gioiosa!
La Pasqua, domenica successiva alla prima luna piena dopo l’equinozio di primavera, il Wesak, celebrato al secondo plenilunio (del Toro) e il terzo plenilunio, quello dei Gemelli, sono momenti di festa molto intensi dal punto di vista spirituale: sono i momenti in cui sulla terra giungono grandi energie benefiche per l’umanità e benedizioni molto potenti.
Il Wesak è il momento culmine in cui la Fratellanza Bianca, tramite il suo rappresentante e la benedizione del Buddha, elargisce sulla Terra le Sue energie.
Celebrare insieme questo avvenimento rispettando le differenti opinioni è il primo passo di unificazione dei Gruppi, ovvero riconoscere l’unità nella diversità.
Il Buddha ritorna una volta all’anno a benedire il mondo, trasmettendo mediante il Cristo rinnovata vita spirituale.
Nel Buddha si riversa la sapienza di Dio. Tramite il Cristo si manifesta all’umanità l’amore di Dio.
Le qualità di Amore e Saggezza vengono dispensate ad ogni plenilunio di Maggio.
Questa Festa collega il passato al presente in un modo che nessun’altra festa, connessa con qualsiasi altra grande religione, ha mai fatto. Rappresenta una verità vivente e una opportunità presente.
Nel loro mutuo servizio della razza, il Buddha e il Cristo creano questo collegamento; essi inoltre fondono l’Oriente e l’Occidente e uniscono in un sol tutto la tradizione cristiana, la fede buddista e l’induista e le aspirazioni di tutti i credenti del mondo d’oggi, ortodossi o non ortodossi. Le distinzioni religiose scompaiono.
In secondo luogo questa Festa segna il livello massimo di benedizione spirituale nel mondo. È un momento di afflusso inconsueto di vita e di stimolazione spirituale, e serve a vitalizzare l’aspirazione di tutto il genere umano.
In terzo luogo, nel momento della Festa e per mezzo degli sforzi uniti del Cristo e del Buddha operanti in stretta cooperazione, si apre un canale di comunicazione tra l’umanità e Dio, lungo il quale la sapienza e l’amore di Dio possono affluire a un mondo bisognoso in attesa.
Al momento del plenilunio del Toro è come se, simbolicamente, si aprisse una porta “del cielo” attraverso la quale aspiranti e discepoli possono entrare in contatto con delle energie che diversamente non sarebbero facilmente accessibili, ci si può avvicinare a coloro che guidano la razza e alla verità e alla realtà, in modo da poter entrare in contatto con quelle Vite ancora maggiori, che stanno alla nostra Gerarchia come questa sta all’umanità.
Diventano possibili, in questo momento, grandi espansioni di coscienza. Dappertutto discepoli e iniziati possono essere aiutati e stimolati spiritualmente a fare quei grandi passi che chiamiamo iniziazioni, e che consentono all’uomo di penetrare un po’ più profondamente e coscientemente nei misteri del regno di Dio. Esse gli rivelano con maggior chiarezza la meraviglia della sua divinità, la bellezza del divino in ogni uomo e un poco del Piano cui l’umanità si sta conformando e con cui egli può collaborare.
Grazie ad Andrea Zurlini e Federica Ronchi per il testo di questo meraviglioso evento.